Ragazzi siamo tornati!

Da oggi potete riprendere la lettura del blog perché ci sono aggiornamenti.








Fatti un viaggio con noi!!!

Eravamo ancora tutti euforici dopo il giro in Marocco quando Renato col suo fare sornione dichiara: " mi piacerebbe andare a Pekino, chi verrebbe con me? ". Sguardi interrogativi tra noi otto e Franco risponde " IO vengo! "

Angelo, Franco, Luigi, Marco, Renato


domenica 23 maggio 2010


23 maggio da quasi Sary Tash a Sary Tash
Sveglia alle sette, ripariamo la moto cambiando il regolatore, riparte, la prova ci rallegra perché sembra andare tutto bene. Carichiamo i bagagli un saluto ai nuovi amici e si riprede la strada per Sary Tash che per necessità avevamo abbandonato, dopo qualche km la strada incomincia a salire troviamo fango e pietre, spesso siamo costretti ad andare in prima e a fermarci per raffreddare i motori. La strada è molto battuta dai camionisti che fanno la spola tra il Kirghikistan e la Cina, di quelli che incrociamo pochi si spostano al nostro passaggio e dobbiamo fare molta attenzione a non scivolare sotto ad uno di loro. Con fatica si arriva al passo di 3600mt, il respiro è difficoltoso ma il tutto è compensato dalla vista delle magnifiche montagne intorno a noi. Incomincia a nevischiare e a fare freddo, ora si scende verso il paese il fondo stradale migliora non essendoci più fango, arrivati al paese, infreddoliti ci buttiamo nel primo posto che sembra offrire qualcosa di caldo, a dire il vero la scelta non è stata difficile perché era anche l'unico.
Ristorati da una tazza di nescafè con latte cerchiamo da dormire nei paraggi, la casupola con la scritta hotel ci fa dubitare che abbia qualche stella, entriamo nell'unica camera con cinque letti sfondati ma con una rudimentale stufetta elettrica e ciò ci basta. Il padrone ci rifila una ciotola di minestra calda a pranzo e un piatto di patate in padella la sera e buonanotte!

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