Ragazzi siamo tornati!

Da oggi potete riprendere la lettura del blog perché ci sono aggiornamenti.








Fatti un viaggio con noi!!!

Eravamo ancora tutti euforici dopo il giro in Marocco quando Renato col suo fare sornione dichiara: " mi piacerebbe andare a Pekino, chi verrebbe con me? ". Sguardi interrogativi tra noi otto e Franco risponde " IO vengo! "

Angelo, Franco, Luigi, Marco, Renato


giovedì 20 maggio 2010


20 maggio
Partenza con calma, per trovare la strada di uscita dalla capitale si gira un po' poi si prende la via giusta: solita stradona a quattro corsie che si snoda nella pianura verdeggiante. Sbagliamo strada dopo un centinaio di km e finiamo in una vallata dove scorre calmo un fiume in letto molto ampio con isolotti dove pascolano cavalli e bovini, uno scorcio piacevole e suggestivo. Ma poco dopo ci ritroviamo in una grande miniera con ciminiere che emettono fumi particolarmente inquinanti rendendo l'aria irrespirabile, vicino montagne enormi di scarti rendendo il paesaggio lunare, benvenuti a Kokand!
Strada facendo passiamo delle montagne e valichiamo il passo Kamchik 2267m, a fianco sulla destra c'è il Tagikistan, per poi scendere gradatamente nella valle di Fergana molto coltivata con cereali ed alberi da frutto. Nel tragitto ci fermiamo per comperare della carne e verdure varie prevedendo di fermarci la sera in qualche posto con la tenda, la ricerca per il luogo si protrae più del previsto ed incombe la sera, alcune ragazzine ci indicano un albergo nelle vicinanze dove chiediamo se possiamo campeggiare visto che intorno c'è spazio a volontà, la riposta ammesso che hanno capito la domanda è no. Non ci resta che dormire lì, ma hanno delle difficoltà e non riusciamo a capire il perchè. Dopo molte insistenze Renato riesce a convincerli ed entrando scopriamo il motivo per cui non ci volevano: è una clinica medica o qualcosa di simile. Con le vettovaglie acquistate il nostro cuoco preferito si mette all'opera e prepara due belle bistecche con osso alla piastra e due piatti di verdura mista che sbafiamo con avidità. Prima di cena mentre ero ancora in camera e Renato giù in cucina è passata la dottoressa, donnone tipo sumo con denti d'oro, a vedere i nuovi pazienti così visto che teneva in mano lo strumento per misurare la pressione ne ho approfittato, meno male che era a posto così la dottoressa è andata via, contenta di avere esercitato la professione.
Ps.: poi ho pensato che ero stato fortunato, se avesse avuto un clistere?

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