Ragazzi siamo tornati!

Da oggi potete riprendere la lettura del blog perché ci sono aggiornamenti.








Fatti un viaggio con noi!!!

Eravamo ancora tutti euforici dopo il giro in Marocco quando Renato col suo fare sornione dichiara: " mi piacerebbe andare a Pekino, chi verrebbe con me? ". Sguardi interrogativi tra noi otto e Franco risponde " IO vengo! "

Angelo, Franco, Luigi, Marco, Renato


venerdì 14 maggio 2010


5 maggio resoconto Marco
Si fa colazione e si va alla ricerca del porto per il traghetto verso il Tukmenistan. Dopo vari giri sul lungomare non si riesce a stabilire dove si trovi, la polizia non ci da indicazioni e sembra che nessuno ne sappia niente. Poi un automobilista ci affianca, come fanno tanti per informarsi su di noi, e finalmente ci da delle informazioni precise: si trova sul lungomare di fronte alla concessionaria della Bentley, in una stradina sulla destra. Eravamo passati davanti varie volte ma nulla ci faceva immaginare che potesse portare alla dogana con il porto. È mezzogiorno e passiamo alla KASSA dove un graduato della marina che fino a sera non si può partire e di tornare alle diciotto per i biglietti. Intanto alle quattordici passiamo alla dogana, dove lasciamo le moto aspettando che riapra l'ufficio cassa. Arrivata l'ora ci presentiamo e con 100$ per persona e per moto ci danno i biglietti con tanto di cayota n°5 (cabina), andiamo all'imbarco e aspettiamo pazientemente il via per imbarcarci. Messe le moto nel traghetto(dobbiamo fissale con le nostre cinghie) saliamo alla cabina e vediamo che che deve essere la peggiore di tutta marina mercantile del mar Caspio, non che la barca sia in condizioni migliori, è trascurata, sporca e tutta arruginita.
Ormai sono le 23 la barca è partita da poco ci prepariamo ad andare a dormire in quel tugurio umido e freddo, con le coperte macchiate e senza lenzuola, ci teniamo le tute della moto come pigiama.
Tanto è solo per una notte!

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