venerdì 14 maggio 2010
10 maggio Marco report
Colazione e aspettiamo Antonina della Stantours l'agenzia che ci ha organizzato i soggiorni in Turkmenistan. Arriva alle 10,30 per chiederci i soldi con il suo fare, un po' autoritario e un po' suadente, dicendoci che a causa dell'autista non previsto ci aumenta di 300$, va bene inutile contestare paghiamo e contenta se ne va dicendo che deve portare i passaporti per la registrazione. Non la vediamo più, al suo posto arriva Moassad alle 11,30, la nuova guida che ci riporta i passaporti, così possiamo partire per Mary, altri 360 km tutti di un fiato.
Sosta per il pranzo (la guida e il suo autista) verso le 14,30, benzina e via, la strada si presenta piatta e dissestata come ormai siamo abituati con cammelli capre e pecore che pascolano un po' dappertutto, di lato sulla destra si intravede l'Iran mentre ai fianchi si vedono coltivazioni di cereali intervallati da tratti semidesertici. Si arriva a Mary cittadina senza significato in hotel della periferia di basso rango, alla faccia delle tre stelle promesse. Mangiamo uno spiedino nelle vicinanze con Moassad e si va nanna.
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