venerdì 14 maggio 2010
6 maggio marco
Il traghetto si chiama AZERBAYCAN il che la dice tutta, passiamo la notte infreddoliti e con l'umidità nelle ossa. Verso le undici la nave arriva nei pressi del porto, rallenta si ferma e butta l'ancora, perche? Il personale dice che ci sono altre tre navi che aspettano il turno per attraccare e successivamente toccherà a noi, probabilmente domani. Si passa la giornata vagando per la nave fantasma (i pochi passeggeri che ci sono a bordo praticamente non si vedono) e verso le 18 consumiamo un pasto con minestra di pollo e verdure, poi pollo in pentola con riso, il pollo abbonda da queste parti.
Ci ritiriamo in “cabina” per dormire e dopo un'oretta ci troviamo con l'acqua sul pavimento perchè nel frattempo lo sciacquone si è rotto e butta fuori acqua che si riversa nel bagno, ma sarebbe più corretto chiamarlo cesso, che a sua volta filtra nella cabina. Ci spostiamo nella sala poltrone, vuota, dove si cerca di dormire, praticamente impossibile.
Tutto sembra girare storto, ma la prendiamo con una certa filosofia pensando alle esperienze che stiamo accumulando e se qualcuno fol come noi ne vorrà approfittare ne saremo ben contenti.
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