7 giugno Kashgar verso Aksu
Al mattino contenti, prepariamo i bagagli e li carichiamo sulle moto con attorno i soliti curiosi, salutiamo Darinca che anche lei era felice perchè era riuscita a trovare un passaggio verso il Kirghistan, facciamo due foto ricordo e poi si parte. Durante il tragitto incomincia a piovere nella parte desertica,c'è da stupirsi vedendo i fiumiciattoli che raccolgono l'acqua dalle montagne e la disperdono poco più a valle tra la terra arsa. Oggi facciamo 420 km, ci fermiamo a pernottare nella prima città un po' grossa che troviamo. Ceniamo al ristorante a fianco dell'albergo, il proprietario contento della nostra presenza ci chiede di mettere le moto all'interno della sala da pranzo, forse per attirare i clienti, anche noi siamo contenti perchè cosi le moto staranno al sicuro durante la notte.
Le stanze sono decenti e per 20$ vanno più che bene, andiamo a letto sereni finchè nel mezzo della notte Renato salta come un grillo dal letto dicendo che gli è caduto un ragno enorme in testa e con il cuscino incomincia a dare botte a destra e a manca nel buio convinto di averlo preso si cerca il ragno fetente, ma di lui nessuna traccia, ci rimettiamo nel letto con la luce accesa, ma stentiamo a riprendere sonno.